Le storie

Elisabetta

60 anni, diagnosi a 48

Sono sempre stata una persona molto timida che usava lo sport per reagire. Ho praticato molto il softball con ottimi risultati, giocando per anni nella nazionale italiana. Ho sempre avuto fiducia nel mio fisico e nella mia costituzione, mi ritenevo indistruttibile, perciò ho vissuto la notizia del cancro come un tradimento. Me ne sono accorta per caso, quando un giorno, attaccata al bordo della piscina, ho sentito una piccola pallina. Il sesto senso mi ha spinto ad andare a fondo. L’intervento di per sé è stato poco invasivo, dopo tre giorni ero di nuovo a casa.

Ho fatto le cure post operatorie e sono tornata alla vita di sempre con due cicatrici in più, quella sul seno destro e una, più profonda, nel mio subconscio. Se da una parte credo di aver superato questa brutta esperienza, dall’altra vivo con la paura che il tumore possa ripresentarsi. Vorrei che le persone intorno a me si comportassero con naturalezza, senza dar troppo peso a quello che mi è successo. Non voglio pensare al mio futuro, vivo il presente e continuo a fare gli sport che amo. 


Client:
Date: Aprile 20, 2018
Service: