Io ero, sono, sarò è un progetto fotografico nato da un’idea di Coop Lombardia e realizzato dalla fotogiornalista Silvia Amodio, con lo scopo di attirare l’attenzione sulla diffusione del tumore al seno.

MOSTRA FOTOGRAFICA
Donne che raccontano l’esperienza del tumore al seno
INAUGURAZIONE VENERDÌ
11 OTTOBRE 2024 ALLE ORE 19:00
Palazzo Pincini Carlotti Garda
Dal mercoledì al giovedì dalle 15:00 alle 18:00
Da venerdì a domenica dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00
La mostra rimarrà aperta fino a fine ottobre

La mostra sarà composta da 50 fotografie e accompagnata da un catalogo che conterrà tutti gli scatti realizzati, corredati dalle rispettive storie e da una serie di interventi scientifici e istituzionali.
Io ero, sono, sarò: prima, durante e dopo la malattia. Misurarsi con il dolore non è facile, ma è stato proprio attraverso il confronto con le donne che il progetto ha preso forma strada facendo. Chi ha deciso di partecipare al progetto lo ha fatto per celebrare la vita. E di questo parliamo: della vita.

Ho pensato di utilizzare un velo come filo conduttore, un vezzo tipicamente femminile visto che la parte colpita, il seno, è simbolo di femminilità. Questo tessuto mi ha consentito di “giocare” sul set con le mie modelle e (s)velare non solo le parti del corpo colpite dal male, ma anche le cicatrici profonde e non sempre visibili. Ogni volta dovevo inventare un modello diverso in accordo con i desideri della signora ritratta in quel momento, ciascuna con il proprio percorso e con un diverso rapporto con un corpo ferito.
Silvia Amodio, autrice della mostra

Questo straordinario lavoro di Silvia stempera e rende anche un argomento come il tema del tumore al seno una carrellata di bellezze femminili rese ancor più consapevoli e profonde. Ogni corpo, ogni volto, ogni sguardo raccontano la meraviglia di una storia irripetibile. In queste splendide donne sta il racconto di gioia e dolore di ogni singolo tragitto umano. Silvia le ha accarezzate con la sua fotografia, con dolcezza e amore. Quello che emerge dalle fotografie è un inno alla vita e alla gioia dell’essere nella vita.
Giovanni Gastel, dalla prefazione al catalogo

Silvia Amodio

Giornalista, fotografa e documentarista ha operato scelte espressive che coniugano etica ed estetica per affrontare temi complessi come la diffusione dell’Aids in Sudafrica, la pedofilia clericale, i bambini lavoratori in Perù, l’albinismo e la malnutrizione in Burkina Faso.

Nel mondo della fotografia d’autore si è affermata esponendo i suoi lavori in gallerie e spazi istituzionali in Italia, Stati Uniti, Francia, Inghilterra, Olanda. Ha pubblicato diversi libri (tra i più recenti, “HumanDog Alimenta l’Amore, 2016) e vari cortometraggi (tra cui “Deo Gratias”, 2014) E’ inserita nel libro e nell’omonimo video “Parlando con voi, incontri con fotografe italiane” e ne “I 100 e 1 volti della fotografia italiana” di Hermes Mereghetti.

Le storie

Tutte ci si chiede: perché è capitato proprio a me?
La vita si divide in tre parti, prima, durante e dopo la malattia. Ci sono storie da raccontare.
Come quelle di Annalisa, Maria, Tullia, Luisa, Valentina, Lucia.
Insieme alle altre le troverete al Castello Sforzesco di Milano dal 19 maggio e nel catalogo edito da Terre di mezzo.

Io ero sono sarò è un progetto fotografico nato da un’idea di Coop Lombardia con lo scopo di attirare l’attenzione sulla diffusione del tumore al seno e sull’importanza della prevenzione.
Un giorno si sono presentate nella nostra sede due signore di un’associazione sportiva dedicata a chi ha avuto un tumore al seno. Cercavano un piccolo supporto economico per le proprie attività. Abbiamo ascoltato le loro storie, purtroppo tanto comuni che ci hanno ricordato quelle di amici, parenti e conoscenti. Volevamo fare qualcosa di più di quello che chiedevano, così abbiamo pensato di raccogliere le loro testimonianze insieme a quelle di altre donne che hanno vissuto la stessa esperienza, perché raccontare e celebrare la vita è importante.
Abbiamo affidato il compito alla fotografa e giornalista Silvia Amodio, che sa affrontare temi complessi sempre con garbo e con uno stile personale. Da quel primo incontro sono nati un importante progetto fotografico, una mostra, un catalogo, e tanti rapporti di amicizia.
La nostra cooperativa è da sempre vicina alle persone garantendo la qualità dei propri prodotti e promuovendo un consumo consapevole. Destiniamo importanti risorse all’impegno sociale e a iniziative di solidarietà come dimostra questo importante progetto che vuole celebrare la vita.

Alfredo De Bellis, Coop Lombardia

Progetto promosso da

19 Maggio – 19 Giugno

Con il patrocinio di

Mostra a cura di